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Reti da letto: tutto quello che c'è da sapere

Si può scegliere il materasso adatto alle proprie esigenze, ma nello stesso momento della scelta di un materasso si deve tenere a mente quale sarà il proprio sistema letto. Vale a dire che si deve subito pensare a qual è la rete più adatta al materasso che si preferisce.

Oggigiorno esistono davvero tantissime tipologie di reti tra le quali scegliere e trovare quella che si adatta perfettamente al proprio materasso è un’attività che può risultare molto complicata.

Comunque consultando minuziosamente questa guida, chi ha intenzione di acquistare una rete per il proprio materasso, potrà trovare utilissimi consigli per indirizzarsi al meglio nella scelta.

Cos’è una rete per letto

La rete di un letto è il termine usato per identificare il supporto su cui viene poggiato il materasso. Dalle prime strutture di letto sviluppate per dormire, c’è sempre stato un supporto dedicato al materasso, in modo da rendere il riposo più confortevole.

Poiché il materasso è stato introdotto attorno al 1800, i telai dei letti primiviti dovevano solo sostenere cuscini eccessivamente grandi e spessi, come cuscinetti imbottiti con erba, paglia o qualsiasi altro tipo di materiale che è veniva utilizzato per rendere confortevole il riposo del corpo.

Al giorno d’oggi il processo e la tecnologia dei materassi è nettamente migliorata e quindi le reti da letto vengono prodotte non solo per sostenere il materasso, ma anche lavorare con esso, creando una sorta di connubio chiamato ‘sistema letto’, che deve risultare il migliore possibile per offrire un’alta comodità quando ci si poggia sul letto.

I materiali delle reti da letto

I materiali che sono utilizzati per la fabbricazione delle reti da letto sono prevalentemente il legno ed il metallo. Entrambi i materiali possono essere utilizzati singolarmente per creare compleatemente la struttura, oppure insieme per creare una struttura ibrida in legno e metallo.

La scelta del materiale non va ad intaccare la qualità della rete poichè le soluzioni in solo metallo, solo legno o ibrido (metallo con legno) funzionano in maniera simile.

Il legno

Il legno è uno dei materiali più utilizzati nella produzione dei telai moderni di reti e letti. Il legno massello è molto utilizzato per la realizzazione di supporti, testiere e tutta la struttura della rete.

Tuttavia viene utilizzato molto di più il legno pressato, con finiture che imitano le venature del legno reale, per offrire una soluzione molto più economica rispetto al legno massello sia per i produttori che per il cliente che dovrà acquistare rete e letto.

Il metallo

Il metallo viene utilizzato per la struttura delle reti sia per la realizzazione di tutta la struttura portante della rete, ma anche solo come base per l’installazione di altri materiali come il legno.

Molto utilizzato per la realizzazione delle strutture è il ferro, un materiale non troppo costoso che comunque svolge il suo lavoro perfettamente quando si realizza una rete in metallo.

Le tipologie di reti da letto

Le tipologie di reti in produzione sono sostanzialmente di tre tipologie e possono essere riassunte in:

  • rete a doghe
  • rete a doghe mobili
  • rete a molle

La rete a doghe

La rete a doghe è formata da una struttura perimetrale che solitamente è realizzata in acciaio (ma può essere anche di legno), alla quale sono aggianciate più doghe in legno, ovvero dei listelli in legno rettangolari che possono essere di spessore e larghezza variabile a seconda della rete che viene prodotta.

Le doghe tipicamente vengono installate in orizzontale, ma ci sono delle versioni anche con i listelli installati in verticale.

A grandi linee, più le doghe presenti sono larghe e in minor numero, più la rete darà un sostegno rigido al matersso; viceversa, se le doghe presenti sono posizionate più strette tra di loro ed essendo quindi in numero più elevato, la rete offrirà al materasso un supporto più morbido.

La rete a doghe elettriche

La rete a doghe elettriche motorizzate sono una evoluzione della rete a doghe. Infatti esse possono abbassate o alzate a seconda di come si desidera posizionare la rete e di conseguenza il materasso. E’ una tipologia di rete molto utile per chi ha la necessità di alzare a proprio piacimento una parte del letto per respirare meglio, oppure sollevare le gambe per riposare meglio ed alleviare eventuali gonfiori alle caviglie.

Il movimento delle reti motorizzate può essere azionato tramite un telecomando, quindi si possono movimentare le doghe a proprio piacimento anche quando si è sopra il materasso, in modo da poter trovare la posizione migliore, comoda e più adatta alle proprie esigenze.

La rete a molle

La rete a maglie è realizzata in metallo, con una struttura perimetrale in metallo alla quale viene aggangiata la base realizzata da una vera e propria ‘maglia’ di acciaio o ferro, che va a creare la rete vera e propria dove il materasso si andrà a posizionare.

In mezzo possono esserci due o più rinforzi della struttura in metallo, ai quali la maglia di acciaio viene agganciata per mezzo di molle. A seconda di quanto è fitta la rete della maglia e di quante molle sono installate al di sotto di essa, viene prodotta una rete più o meno rigida.

Questa è una tipologia di rete tradizionale, molto diffusa anni fa. Oggi le reti più diffuse sono quelle a doghe, per via del fatto che le reti a molle tendono a perdere la loro rigidità più velocemente rispetto alle doghe. In sostanza le reti a doghe durano di più, ma costano anche di più.

Altezza della rete

Anche l’altezza della rete ricopre un ruolo molto importante. Infatti è fondamentale avere una corretta distanza rispetto al pavimento sia per permettere le pulizia sotto la rete, che per facilitare una corretta discesa dal letto dopo avelo utilizzato.

L’altezza ideale di una rete può andare dai 35 ai 45 centrimetri. Tuttavia l’altezza totale del letto dipende anche da quanto è alto il materasso, che solitamente va da un minimo di 20 ad un massimo di 30 centrimetri. Si può affermare che tra rete e materasso, l’altezza ideale da rispettare della struttura letto deve andare dai 60 ai 70 centrimetri.

Questa corretta distanza aiuta anche ad essere il più lontani possibili da eventuali polveri presenti sul pavimento, evitando il più possibile le allergie connesse.

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